Lo Sciopero alla Rovescia è una manifestazione contro la guerra in Ucraina che abbiamo lanciato con il Liceo Fratelli Testa di Nicosia. Piuttosto che organizzare una marcia della pace abbiamo ideato uno sciopero del gas: venerdì 11 marzo i ragazzi delle scuole che hanno aderito faranno lezione regolarmente, però con i riscaldamenti spenti per tutta la giornata. Questo sciopero è innanzitutto un atto di solidarietà con la popolazione ucraina, in questo momento al freddo e senza luce, costretti a rifugiarsi nei cunicoli delle metropolitane per sfuggire ai bombardamenti, ma è anche una forma di sanzione simbolica contro il regime di Putin, ricordiamo infatti che l’Italia importa oltre il 40% di gas dalla Russia e che il fornitore, la Gazprom, è una società a controllo statale. Infine questo vuole essere un appello al Governo nazionale per una transizione energetica basata più sulle rinnovabili e meno sul metano. Considerate le evidenze dell’ultimo decennio sull’impatto ambientale e climatico dell’inquinamento, è anacronistico parlare di incrementare la produzione nazionale di metano (dal 4 al 7%) e addirittura riattivare, anche se solo temporaneamente, le centrali a carbone, quando piuttosto si dovrebbe investire molto di più sulle energie rinnovabili: in particolare ad esempio il Governo potrebbe stanziare parte dei fondi del PNRR per l’immediata riconversione energetica delle scuole e degli edifici pubblici.
Hanno già aderito in tanti, in particolare nella provincia di Enna tutte le scuole di Nicosia, le superiori di Troina e Barrafranca e aspettiamo conferma da Agira, Leonforte ed Enna. Anche i Sindaci di Nicosia, Agira e Troina hanno aderito alla nostra iniziativa, emettendo ordinanza per spegnere i riscaldamenti negli uffici comunali. Il tam-tam social sta attirando l’attenzione della stampa nazionale e di personaggi illustri che stanno appoggiando l’iniziativa e in questo modo altre scuole in altre città italiane stanno aderendo.
Uno speciale ringraziamento va al conduttore di Report Sigfrido Ranucci che ha ha portato all’attenzione nazionale la nostra iniziativa, con un post sulla sua pagina Facebook, attirando di conseguenza parecchie migliaia di reazioni:
Ma ci preme ringraziare il direttore di TeleNicosia, Sergio Leonardi, per essere stato il primo in assoluto a pubblicare un videoservizio nel quale spieghiamo le ragioni del nostro sciopero:
L’invito è esteso a tutti, scuole, uffici, comuni cittadini, e partecipare è semplice, è sufficiente indossare qualcosa di adeguato e spegnere la caldaia (o settare il termostato a bassa temperatura) per tutta la giornata di venerdì.
Passate parola e se partecipate fatecelo sapere!